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FIGHT CLUB - A poco a poco... Ti stai lasciando diventare: Tyler Durden!, di david fincher, con brad pitt e edward norton

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view post Posted on 9/12/2011, 12:54     +1   +1   -1

cazzo...1000

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TITOLO: Fight Club
REGIA: David Fincher
SOGGGETTO: Romanzo omonimo
ATTORI: Edward Norton (protagonista), Brad Pitt (Tyler J.Durden), Helena Bonham Carter (Marla),..


Non voglio parlare del cast, che con quel figo di brad pitt nel ruolo di tyler durden è centrato in pieno, ma voglio far capire che è un film da vedere per il significato.
purtroppo ormai son passate 2 settimane da quando l ho visto e l ho assimilato ma mi risulta difficile trascrivere quello che mi ha lasciato come messaggio.


Per evitare di svelare subito il finale della trama ho tenuto abbastanza vaga la recensione\trama ma in fondo divento esplicito.

Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame.

E' questo quello che siamo nel moderno sistema capitalsitico in cui il nostro desiderio è puntato sugli oggetti d arredamento dell Ikea, in cui viviamo a "porzioni singole", una singola porzione di pasto, servitaci in aereo dove percorriamo lunghi viaggi di lavoro con la non-compagnia di altre porzioni singole. Si crede di esser liberi, invece siamo prigionieri, siamo noi a chiuderci nella nostra cella, pur di seguire il funzionamento della società. Crediamo di conosceci, crediamo di fare quello che vogliamo, invece piu si procede e piu perdiamo noi stessi, e le scelte sono quelle che la società crede di farci scegliere, ma ci impartisce. E a questo punto, dopo vani tentativi di illusione riguardo a un possibile schianto dell aereo, che possa liberarci con il quasi estremo atto di libertà (la morte) non resta che affrontare noi stessi. E così Edward Norton comincia a conoscere Tyler Durden e a "battersi" con lui, lo affronta. Comincia un percorso di autocoscienza, di conoscenza di se stesso, di conoscenza della possibilità di andare contro al sistema, nasce un sentimento di anarchia, abbandono del materialismo verso un nihilismo . Nasce un gruppo, il fight club, e varie filiali, nelle quali le persone si incotrano per combattere a mani nudi, per prendere coscienza di quello che sono veramente, ("Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca"), animali, esseri viventi, non la cantichciante e danzante merda del mondo capitalista.
Brad Pitt inizia a creare un esercito per abbattere il capitalismo facendo esplodere i piu importanti palazzi dell economia e Edward Norton si sente a disagio, non ha piu la situazione in mano, e a un certo punto Tyler sparisce dalla circolazione, e sempre piu impanicato inizia a comprendere che lui conosce i pensieri di tyler quanto i propri, sa dove è stato, etc. E il panico lo prende sempre più appunto perchè non vuole accettare il fatto che tyler è dentro di lui, è la sua parte libera, è la parte di lui che non appartiene al sistema. Il protagonista si trova in difficoltà, prende veramente atto del fatto di non essere libero, di non essere se stesso, di esser circondato da paure, insicurezze che non gli appartengono, mentre il forte e vero se stesso è chiuso dentro. E' a un punto decisivo, si tratta di reprimerlo per sempre oppure di farlo uscire, di diventare Tyler.
Si autodenuncia, svela alla polizia il piano, ma i vari poliziotti appartengono all esercito di tyler-lui e gli fanno capire che egli aveva già previsto che avrebbe potuto avere dei ripèensamenti, e in quel caso non bisognava ascoltarlo. Allora il protagonista vuole disinnescare le bombe, ma giunto sul posto compare tyler (edward norton ha iniziato a capire che forse tyler era se stesso, ma non è ancora sicuro siccome non vuole accettarlo), si battono a lungo, spostandosi in cima al palazzo e qua viene svelata la schizofrenia, tyler e lui sono la stessa persona, ma solo ontologicamente, in quanto essere, ma sono persone diverse: tyler è la persona libera. Tyler punta la pistola a Edward ma quest'ultimo dopo un po prende totalmente atto della propria doppia identità, e comprende che la pistola ce l ha in mano a lui, e si spara uccidendo dunque Tyler, lui è ancora vivo e nel frattempo arriva Marla (donna che come lui frequentava i gruppi di sostegno per malati terminali, per sentirsi meglio a fianco a queste persone piu sofrtunate, e con il quale ha avuto una relaizone complicata, dovuta alla sua doppia identità, la presa di coscienza della propria prigionia-libertà è accompagnata da quella dell amore per marla). Edward ha "fermato" Tyler ma le bombe stanno per esplodere, Marla e il protagonista, presi per mano, guardano lo "spettacolo" preparato da Tyler che l Edward prigioniero voleva fermare.
E' con questa esplosione dell'economia che (non so se sia corretto, ma è quello che ho capito io) si può capire che Norton non ha ucciso Brad Pitt, non l ha rinchiuso definitivamente, ma al contrario l ha fatto sparire perchè non ha piu bisogno di un alter-ego in quanto ormai si è liberato, è libero, è diventato se stesso, il vero se stesso, rinchiuso nel suo corpo, e impersonato a volte da Tyler. Finalmente ha TOCCATO IL FONDO.



Alla pagina http://it.wikiquote.org/wiki/Fight_Club_%28film%29 si trovano un mucchio di citazioni del film e della filosofia di Tyler J.Durden, tra le quali troviamo la frase
CITAZIONE
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono

, che mi pare che goz avesse citato nella discussione su "sono i cellulari\auto etc a esser nostre o siamo noi a esser loro?". E in effetti
questo film è la risposta alla mia domanda.



Il finale e anche alcune ideologie mi ricordano Zabriskie Point, film che ho visto un paio di mesi fa e che mi ha stupito molto soprattutto per la regia. Ma che di fondo porta lo stesso significato del Fight Club, finendo anche lì con un esplosione di quello che rappresenta ciò che ci rende schiavi, il sistema. Presto lo recensirò.
 
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view post Posted on 9/12/2011, 13:14     +1   +1   -1
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IN DISPERSIONE

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questo è uno dei film preferiti in assoluto.. penso di averlo visto una decina di volte. Al punto di sapere tutte le frasi a memoria. Certo, l'ho rivisto di recente e non mi ha fatto lo stesso effetto che mi fece anni fa.
Però quando lo rividi mi accorsi che praticamente tantissimo del goz-pensiero lo presi da li.

C'erano.. anzi ci sono TANTISSIME cose che ancora fanno parte di me. Una rivolta che parte dal basso, la disperazione che diventa forza. L'unione di tante "singole disperazioni" che diventano una potenza inarrestabile, capace di sovvertire l'ordine.
Come quando, nel bagno, prendono il politico e gli dicono: <<stai attento, noi siamo quelli che raccolgono la tua spazzatura, quelli che preparano il tuo cibo e guidano la tua macchina>>. Tutto fatto senza nessuna ideologia politica. Semplice Anarchia.
La voglio atavica, primordiale insita dentro ognuno di noi... in alcuni più in altri meno... di andare oltre i propri limiti. Stressando il cervello e il corpo solo per vedere fino a che punto puoi arrivare.

Veramente un gran bel film... e poi Marla... :wub:

Edited by g'oz - 24/11/2013, 17:30
 
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view post Posted on 16/10/2012, 11:18     +1   +1   -1
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La Mezza-ancella

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Partendo dal presupposto che a me è sembrato abbastanza complesso per parlarne con fluidità, devo dire che è un film di quelli spettacolari. Mi chiedo come ho fatto a non vederlo prima!

La prima cosa che mi viene spontaneo osservare come il tema della duplice personalità è presente in numerosi film e libri. Certamente in questo caso è evidente che sia patologico :lol: Ma in modalità meno estreme è presente in tutti noi. C'è chi è più combattuto e chi meno tra chi si è e chi si vorrebbe essere, o semplicemente si trova spesso in contrasto tra i propri pensieri perchè si analizzano gli eventi da più punti di vista.
Credo però di essere arrivata, già da un pò di tempo, alla conclusione che siamo sempre noi a scegliere chi essere. La libertà della propria personalità non sta nel far predominare una parte più giusta di un'altra, ma sta nel conoscersi e scegliere chi essere. Poi siamo un tutt'uno delle nostre esperienze, dei nostri pensieri, di chi vogliamo apparire e di chi vogliamo diventare.
E da questo film voglio trarre la conferma alla mia stessa teoria. Alla fine il protagonista decide di accettare entrambe le sue parti con il giusto equilibrio. Il fatto che l'esplosione avviene lo stesso anche dopo aver ucciso Tyler la leggo come un non poter distruggere la forza del protagonista che era riflessa nel suo alter-ego, quella ci sarà sempre. La conclusione quando Edward decide di uccidere Tyler prendendone coscienza la vedo come una "guarigione", lui si riconosce.

David Fincher ha descritto un percorso introspettivo stupendo!

Certo si potrebbe analizzare scena per scena questo film. Ne varrebbe la pena!

Quando all'inizio Edward si chiede:
CITAZIONE
Se ti svegliassi a un'ora diversa in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa

e alla fine si risponde. Scompare Tyler e lui lo và a cercare, e tutti lo riconoscono. Apparentemente potrebbe aver fatto scelte diverse e avere una vita diversa ma sarebbe stato sempre lui.

Mi piace da morire anche quando Tyler dice:

CITAZIONE
Io dico: non essere mai completo. Io dico: smettila di essere perfetto. E io dico: dai, evolviamoci, le cose vadano come devono andare. Per me, eh! Forse potrei sbagliarmi. Forse è una terribile tragedia.

Che poi il registra è stato un mito a creare un pò un indovinello quando dice che la chiave del film sta in Marla! effettivamente è dal rapporto che ha con lei che si può capire l'epilogo del film.

Vogliamo parlare di Marla??? Un personaggio fenomenale!!

CITAZIONE
La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro; la tragedia, diceva, era che non succedeva.

Helena Bonham Carter comunque mi piace troppo! è bravissima!


Un'altra cosa del film che mi è piaciuta è il contatto che cercava Edward con la "sensazione vita".
La terra, il sangue, il dolore, il piacere... c'era anche tanta acqua! ^_^

Quando fugge dai poliziotti e dice:

CITAZIONE
Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

Ultima citazione:
CITAZIONE
Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!

 
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view post Posted on 16/10/2012, 18:06     +1   -1
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Anche a me la prima volta mi è piaciuto veramente tanto. Che poi questo si allaccia ad una notia che stavo per postare (e che farò questa sera) riguardo alle bande di ragazzi che si danno appuntamento tramite facebook e si ritrovano in una piazza solo per picchiarsi.

E' vero. Manca il contatto con la terra, manca il contatto con la pioggia. Manca il sangue che rende le cose vere e vive. Ormai viviamo in una specie di limbo tecnologico. Una prospettiva di vita espressa molto bene da un altro grande capolavoro come Matrix.

E penso che sono parti del nostro carattere che non possiamo soffocare. Ci proviamo, ci contorciamo dal dolore. Cerchiamo di reprimere ogni istinto che poi tornerà a farsi vivo nel modo più assurdo. Non per nulla Jung parlava dell'ombra. Un ombra che prima o poi devi affrontare, solo cosi sarai uomo. Fino ad allora sarai un essere a metà. Ma questo è un altro discorso e va ben oltre le mie competenze

^_^
 
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view post Posted on 24/11/2013, 17:28     +1   -1
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stavo pensando a questo film... o meglio più che altro stavo pensando al personaggio di lei
e mi è ricapitato tra le mani questo video e mi sono ricordato di questa bella discussione ^_^

CITAZIONE
"Respingo i principi base della società, sopratutto l'importanza dei beni materiali"
Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo ne uno scopo ne un posto.
Non abbiamo una grande guerra, non abbiamo una grande depressione.
La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita



CITAZIONE
LE cose che possiedi alla fine ti possiedono

un pò come forma è vuoto.. vuoto è forma!
 
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