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Federico Aldrovandi, Spaccarotella, Stefano Cucchi e vari errori della polizia

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view post Posted on 31/7/2010, 15:50     +1   -1




più che c'erano perchè non li caricavano con la palameccanica.. :o:
 
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view post Posted on 1/8/2010, 12:16     +1   -1




CITAZIONE
Cucchi, il medico del carcere denuncia: «Io allontanato da Regina Coeli»
Lo sfogo: «Da sei mesi ormai sono senza lavoro e non riesco a spiegarmene il motivo»

MILANO – Lo scorso ottobre fu il primo a diagnosticare la gravità delle condizioni di Stefano Cucchi al suo ingresso a Regina Coeli. Ora Rolando Degli Angioli denuncia di essere stato allontanato dal suo posto. «A dicembre del 2009, dopo il ritorno dal mio viaggio di nozze ho tentato di rientrare in servizio a Regina Coeli dove lavoravo come medico di guardia ininterrottamente da sei anni e non ci sono riuscito» riferisce Degli Angioli.

«PRESSIONI» – All’indomani dell’arresto di Cucchi, il medico visitò il giovane romano, diagnosticandogli un pericolo di vita. In seguito, Degli Angioli segnalò di aver subito pressioni per autosospendersi dal servizio. Cucchi morì il 22 ottobre 2009 nell’ospedale Sandro Pertini, una settimana dopo il suo arresto per possesso di droga. Per la sua morte la procura ha indagato 13 tra medici, infermieri e agenti penitenziari. Per accertare le eventuali pressioni sul medico e possibili collegamenti con il caso Cucchi il 22 dicembre scorso la Procura di Roma ha aperto un fascicolo. «Da sei mesi ormai sono senza lavoro e non riesco a spiegarmene il motivo. Ho sempre lavorato con i detenuti e non lo posso più fare. Mi auguro che la Procura di Roma faccia chiarezza al più presto su queste che spero essere delle semplici coincidenze. Credo e continuerò sempre a credere nella legge», spiega il medico. Degli Angioli ha anche riferito di «un tentativo di conciliazione» avviato, attraverso il suo avvocato Carlo Pereno, «circa un mese fa con la Asl Rm A, la dirigenza sanitaria di Regina Coeli e la commissione provinciale del Lavoro per la riammissione e il risarcimento dei danni subiti». (Fonte Ansa)

30 luglio 2010

www.corriere.it/cronache/10_luglio_...44f02aabe.shtml

le storia era già dannatamente squallida ci mancavano sono queste ultime nefandezze per completare in quadretto
 
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view post Posted on 9/11/2010, 07:41     +1   -1
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continua...

da lombardia.indymedia.org

CITAZIONE
La notte tra venerdì e sabato, a Milano, in pieno quartiere Ticinese, la polizia ha sparato contro un auto in transito.
Dei sei colpi sparati alcuni hanno sfondato il lunotto posteriore e uno ha centrato il passeggero trapassandolo da parte a parte. Pochi millimetri hanno fatto la differenza tra la vita e la morte.

A sparare è stato un uomo in divisa, ad essere colpito un nostro amico e compagno.
Il pretesto sembra essere stato quello di aver ignorato una richiesta di controllo.

Ciò che è successo non è un semplice fatto di cronaca criminale da mistificare e rimasticare a piacimento sui giornali, né uno scandaloso eccesso di zelo di cui indignarsi, ma l'ordinario risultato di una guerra permanente dichiarata in nome della “sicurezza”; una sicurezza che uccide, nelle questure, nelle galere, per le strade, ovunque qualcosa sfugga al controllo, ovunque vi siano forme di vita da normalizzare.

D'altra parte viviamo territori occupati da uomini armati.
Le nostre strade sono pattugliate dall'esercito.
Uomini in divisa ci chiedono di continuo di mostrare i documenti.
Ai margini delle nostre città vengono allestiti campi di internamento.

Rispondere a quanto successo non è solo vendetta personale ma è una necessità vitale che riguarda tutti. Perchè girarsi dall'altra parte oggi significa trovarsi con le spalle al muro domani.

L'hanno capito in Grecia quando dopo l'assassinio di Alexis è scoppiata la rivolta.
L'hanno capito le banlieu francesi quando dopo la morte di due ragazzi inseguiti dalla polizia hanno dato inizio ad una settimana di fuoco.

Già lo sanno bene gli abitanti di Terzigno, Chiaiano e Pianura, i valligiani della Val Susa, i famigliari di Aldrovandi, Giuliani, Frapporti, Cucchi, Lonzi, Sandri, e di tutti gli assassinati dalla polizia, come lo sanno le migliaia di vite rese clandestine e quotidianamente braccate.

Gli spari dell'altra notte hanno rotto il silenzio attorno a una verità sempre meno nascosta: la polizia è una minaccia organizzata contro le nostre vite, riprendersi le strade oggi e liberare il territorio da chi in armi lo occupa è una questione vitale.

Chiediamo a tutti coloro che leggeranno questo comunicato, in Italia, in Europa e nel mondo, a tutti coloro che conosciamo, ad anonimi complici di chissadove, a tutti gli uomini e le donne liberi che hanno conti in sospeso con la polizia, di agire quanto prima e rispondere a quanto accaduto e accade ogni giorno.

Lunedì 8 novembre ore 19 TUTTI in via Gola

In solidarietà con Enzo e Lacine

 
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view post Posted on 15/12/2010, 21:55     +1   -1
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dai recenti fatti di roma... che ne pensate??

---------

questo video accentua i sospetti sugli infiltrati -----> https://www.youtube.com/verify_age?next_url...player_embedded

stranamente bisogna essere loggati per vederlo

Edited by ^ALL^ - 21/12/2010, 00:46
 
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view post Posted on 16/12/2010, 23:37     +1   -1




forse meglio starsene sul forum tra atmosfere natalizie e scenari caiibici.. :huh:

un poliziotto che picchia un altro poliziotto non avrebbe senso.. chi è dunque l'infiltrato a terra con la radio?

le parole di Saviano sulle violenze di Roma..


http://flussomediatico.blip.tv/file/4521190/

SPOILER (click to view)
maledetto autoplay





Edited by ^ALL^ - 20/12/2010, 15:59
 
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view post Posted on 18/12/2010, 13:48     +1   -1
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è tutto un casino.. l'importante è che la benzina è arrivata 1.50 e nessuno dice niente. Che quei 3 voti sono stati palesemente comprati.. ed è vergognoso... così a titolo informativo:

da repubblica.it

CITAZIONE
ROMA - «Dio non voglia che questi, un giorno, raggiungano il loro scopo: uccidere uno di noi. Come gli ultrà hanno fatto con Raciti. Perché allora non so proprio come andrebbe a finire. I politici, gli onorevoli come li chiamo io, devono capire che bisogna cambiare strada. Subito». «Drago» è una montagna. Lo è nell'aspetto, ma anche dentro. Due lauree brevi, una famiglia da mantenere. Gianluca Salvatori («Ma se non dite Luca Drago nessuno mi riconosce», ci tiene a sottolineare) ha 43 anni, è un assistente capo della polizia. E un punto di riferimento per gli agenti del Reparto mobile di Roma. Un celerino, insomma. Di quelli che martedì scorso si sono ritrovati a fronteggiare centinaia di teppisti scatenati.

«Da soli, in 25, abbiamo respinto 5 mila energumeni armati di "male e peggio", picconi, accette: ma quando ci daranno qualcosa di meglio di uno scudo e un manganello? Dove sono gli idranti e i "capsulum" (un potente lancia-peperoncino)?», chiede «Drago», che a piazza del Popolo ha preso colpi al petto e a una spalla, ed è finito in ospedale.

Luca è un giellista (dal Gl40, piccolo fucile usato per sparare lacrimogeni) e guida i blindati. È anche impegnato nei sindacati, come segretario provinciale della Consap. Ma la sua casa è la caserma di Ponte Galeria. Sulla carta oltre 500 uomini, «ma alla fine siamo 250. Un gruppo unito, legato da affetto fraterno, una squadra più simile a una famiglia». Con una vita in prima linea. «Per 1.200 euro al mese, più 13 di indennità nei giorni di ordine pubblico - svela l'agente -. Quanto guadagniamo all'ora nemmeno ve lo dico perché è ridicolo. I nostri colleghi spagnoli prendono quasi il triplo, gli altri anche di più. Ce la battiamo solo con i greci, ma lì è un'altra storia».

Quasi tutti i giorni con casco, scudo e mimetica imbottita. Nelle manifestazioni e allo stadio. Gli insulti nemmeno li sente più: «Di quelli non mi preoccupo - aggiunge il poliziotto - non mi offendo, anzi non ci offendiamo, noi del Reparto: li guardi in faccia, questi ragazzini, anche loro con i caschi e gli scudi. A qualcuno gliel'ho anche detto: "Ma lo capisci che con un arresto ti rovino il futuro?" C'è chi ti sta a sentire, chi ti ringrazia, come uno di Pisa che ho incontrato in ospedale. Ma tanti se ne fregano. E magari un giorno te li ritrovi a fare politica».

«Drago» c'era anche a largo Goldoni, durante l'aggressione al finanziere. Con i suoi («Compagni, camerati, colleghi? Come li devo chiamare per non essere etichettato?») è fra coloro che sono corsi in aiuto del militare. «C'erano tutte le condizioni perché usasse la pistola che volevano portargli via - spiega l'assistente capo - ma lui non l'ha fatto. Immaginate cosa sarebbe successo se un manifestante fosse riuscito a prenderla? Nell'ordine pubblico non si può sbagliare, non è come fare le indagini, dove c'è il tempo di fare correzioni. Da noi no. Quello che si prevede non è mai quello che accade. E in piazza non siamo solo poliziotti: siamo i supplenti di un governo, come anche ha detto il capo della polizia, di destra o di sinistra che sia, che invece non ci tutela come dovrebbe. I politici promettono aiuti che non arrivano mai e noi sacrifichiamo le nostre vite, privato compreso».
Essere un celerino vuol dire anche questo: «Certo, crediamo in quello che facciamo, per me è una vocazione. Martedì, come le altre volte, siamo stati i difensori di Roma contro un'orda di barbari. Ma anche noi abbiamo il diritto di tornare a casa tutti interi. Abbiamo madri, mogli e figli che ci aspettano. Proprio come i teppisti che fermiamo. Invece ci lapidano e ci ordinano di stare fermi, immobili. A subire di tutto. Non dico che le "teste calde" che ci sono fra noi facciano bene a sfogarsi. È chiaro che sbagliano, ma dopo 12 ore di questa storia...».

Alcuni fra i 53 feriti delle forze dell'ordine vogliono costituirsi parte civile contro chi li ha fatti finire in ospedale negli scontri a via del Corso e piazza del Popolo. Finora per tutti loro l'unica soddisfazione di una giornata drammatica è stato l'sms di ringraziamento inviato dal questore Francesco Tagliente. «Un onore, un conforto, non era mai successo prima», spiega «Drago», che però protesta: «Se un agente sbaglia paga tre volte rispetto a un cittadino normale, ma i danni fatti da questi teppisti a chi li chiediamo? Ai genitori? Tanto nemmeno loro capiscono: sempre martedì, in commissariato, ne ho incontrati alcuni - racconta l'agente -. Volevano notizie dei figli fermati. Per loro era come se fosse stato normale. "Dobbiamo aspettare che ste' m.... decidono se carcerarlo oppure no", diceva uno. Ma che scherziamo? Se succedesse a mio figlio il primo a picchiarlo sarei io». L'ultimo affronto poi è arrivato con la scarcerazione dei 22 arrestati di martedì. E su questo «Drago» chiude il discorso: «Ormai si sentono legittimati a fare tutto. Legittimati dalla giustizia che li mette fuori dopo tutto quel casino. E a ripresentarsi in piazza la settimana prossima. Ma ci saremo anche noi, come sempre».

avranno pure le loro ragioni. Ma mi colpisce la fine.. nel senso, questa è una guerra tra poveri è le cause, i mandanti, chiamateli come volete.. sono seduti nelle loro belle poltrone con i loro super stipendi, mentre i loro figli,fratelli,parenti e amici sono per strada a scannarsi!

Non ne capisco niente... ma c'è qualcosa che non va

Edited by ^ALL^ - 20/12/2010, 16:00
 
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Kakallicious
view post Posted on 20/12/2010, 15:08     +1   -1




Mi sembra che stiamo cadendo nella manipolazione programmata da chi volutamente ha criticato Saviano per la ferma condanna delle violenze che ha fatto.

Trovo che nel 2010 non ci sia nulla di che discutere sul fatto che la violenza possa essere un fatto positivo oppure negativo, i black book di cui parla Saviano non sono certo gli infiltrati-hooligans (magari anche giovanissimi e perciò studenti) che hanno fatto i danni.

A parte forse per qualche picchiatore nostalgico delle brigate rosse (e proprio ieri vedevo un documentario dove si metteva in luce come le brigate rosse avessero in realtà matrice fascista cercando in ogni modo di addossare la colpa delle loro stragi "ai rossi" in quella che gli storici chiameranno "strategia della tensione" ) non penso ci sia qualcosa di discutibile nelle parole di Saviano.

Eppure tanti quotidiano dal Manifesto allo stesso Orsatti su "Gli Italiani" hanno abbozzato delle critiche che sinceramente non ho capito..mi auguro comunque che queste vicende restino d'insegnamento agli studenti e che la prossima volta siano loro per primi a isolare gli autori di sassaiole e i promotori di occupazioni obiettivamente non realizzabili in maniera pacifica come quella annunciata del parlamento.

Del resto anche l'invito di Saviano alla forze dell'ordine a non presentarsi immediatamente in assetto antisommossa a quelle manifestazioni che sembrano pacifiche penso possa servire a rasserenare gli animi di tutti.

Senonchè ormai anche i poliziotti (pure dell'UGL) si confondono con i manifestanti secondo questo video di exit :)

www.youtube.com/watch?v=g1ziR2outf0...embedded#at=111
 
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view post Posted on 20/12/2010, 15:36     +1   -1
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È oramai risaputo che la Polizia sia sempre carente di cose anche essenziali...personale (dover gestire, da solo, oltre 100 manifestanti sapendo che ua buona metà vuole farti la pelle solo perchè porti un casco blu, non è proprio il clima di "lavoro" ideale), esperienza (molti escono dalla caserma senza saper usare un arma...ed ovviamente questi devono tenersela appresso, carica), e supporto fisico-psicologico (demoliti dai media e dalla politica, non possono nemmeno fare sciopero), senza contare che su loro grava una immane responsabilità, ossia quello della nostra sicurezza. Molti dei quali diventano però delle vere mine vaganti.

Ora, e deprecando gli eventuali abusi di potere, mi sembra statisticamente giusto affermare che questi errori, purtroppo, capitano. Certo, poi ci sono fatti amplificati dai media, ma poco importa...a mio avviso, non è giusto punire tutto il componente delle Forze dell'Ordine, ma bisognerebbe agire sulla radice...ossia intervenire sulle carenze sopra citate. Solo così ci si può aspettare un calo delle violenze, motivate o meno, da parte di queste persone.
Ed ovviamente, chi ha veramente sbagliato deve pagare, senza se e senza ma.
 
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view post Posted on 20/12/2010, 16:27     +1   -1




CITAZIONE
Due lauree brevi, una famiglia da mantenere. Gianluca Salvatori

me li facevo più ignoranti sti caschi blu.. :)

CITAZIONE
su loro grava una immane responsabilità, ossia quello della nostra sicurezza. Molti dei quali diventano però delle vere mine vaganti.

E si in tutti gli altri casi raccolti in questo topic vedi come è andata a finire..

Penso che la polizia abbia gli stessi problemi di meritocrazia della scuola (ci sarà un motivo se la maggior parte del personale delle forze dell'ordine proviene dal sud) e gli stessi problemi di finanziamento della giustizia (manca la volontà del governo di tenere davvero la sicurezza e l'ordine non certo le risorse).


CITAZIONE
Mi sembra che stiamo cadendo nella manipolazione programmata da chi volutamente ha criticato Saviano per la ferma condanna delle violenze che ha fatto.

E' sempre questo l'obiettivo di chi reprime: favorire prima il disordine e il clima di insicurezza per potersi poi presentare al momento opportuno come unico difensore dell'ordine costituito :(


 
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view post Posted on 21/12/2010, 10:15     +1   -1
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non sopporto quando mi trovo in accordo con all.. cmq in questo caso

CITAZIONE
E' sempre questo l'obiettivo di chi reprime: favorire prima il disordine e il clima di insicurezza per potersi poi presentare al momento opportuno come unico difensore dell'ordine costituito

cmq.. fantascienza che tanto fantascienza non è... e se sotto ordine dei generali ecc ecc.. invece di reprimere, le forze dell'ordine si fossero schierate con in manifestanti????
Non dico occupare il parlamento (sarebbe colpo di stato e quindi guerra civile) ma se i poliziotti avessero detto (tramite i loro rappresentanti sindacali)

"No.. aanche noi pensiamo che questo governo è una truffa. Che i voti non si possono comprare, che il governo deve essere eletto dal popolo e non da giochi di potere"

Sicuramente sarebbe stato un casino.. ma sarebbe l'unico modo per iniziare a cambiare
 
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view post Posted on 21/12/2010, 21:01     +1   -1




CITAZIONE
e se sotto ordine dei generali ecc ecc.. invece di reprimere, le forze dell'ordine si fossero schierate con in manifestanti????

Spiegazione della radio in mano al dimostrante in abiti borghesi e del tipo incappucciato con la pala..

CITAZIONE
ECCO "L'UOMO CON LA PALA". E' UN INFILTRATO? "SONO MINORENNE"
Da "ilFattoQuotidiano.it" 15 dicembre

"Black bloc o agente?" All'indomani dei duri scontri tra polizia e manifestanti nel centro di Roma, infuria la polemica su ipotetici infiltrati "arruolati" dalle forze dell'ordine per far salire la tensione. Il Pd chiede spiegazioni e con Anna Finocchiaro attacca: "C'erano provocatori". Repubblica.it e l'Espresso si concentrano su una delle scene emblematiche della guerriglia nel centro della Capitale: quella in cui un Finanziere, a terra, accerchiato e buttato a terra dai manifestanti, prende in mano la sua pistola.

A pochi metri, un manifestante con giacca chiara, a volto coperto, ha in mano le manette e il manganello. Sulla mano destra un guanto bianco e rosso. Vestito da dimostrante, attrezzato come un provocatore. Manette e manganello fanno sorgere, sui giornali di oggi e sul sito di Repubblica, il dubbio: "Dimostrante o provocatore?" (che sul sito de L'Espresso diventa "Black bloc o agente?"), ipotizzando che si tratti appunto di un infiltrato pronto a soccorrere il "collega" in difficoltà.

Poi però ci sono immagini in cui la stessa persona ha una pala in mano e altre in cui lancia un bidone contro la Guardia di Finanza, presumibilmente pochi istanti prima dell'assalto al finanziere. Immagini, queste ultime, che lo inquadrerebbero come un manifestante violento, ma non come un agente infiltrato. Sequenze che rendono poco chiaro il suo ruolo e fanno sorgere il dubbio.

Così oggi in homepage Repubblica lancia l'interrogativo: "Chi è l'uomo con la pala?" Per avere (se non una certezza) almeno una risposta, in realtà, basta andare sul sito del quotidiano rivale. In uno dei video caricati su Corriere.it, infatti, si vede il ragazzo, a volto scoperto, che si rivolge agli agenti dicendo "sono minorenne".

Poi cerca di divincolarsi, lancia uno sguardo alla telecamera che lo sta inquadrando, ed esce dal campo visivo. Insomma, a giudicare da questa sequenza e da un'immagine inoltrata da un lettore a ilfattoquotidiano.it non sembra proprio che si tratti di un provocatore, ma di un manifestante. Il fatto che avesse manette e manganello può essere spiegato da altre foto e da testimonianze che circolano in rete: nei momenti più concitati degli scontri, infatti, gruppi di manifestanti hanno assaltato mezzi delle forze dell'ordine impossessandosi delle attrezzature degli agenti.

www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/15...inorenne/82073/

 
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Kakallicious
view post Posted on 23/12/2010, 16:23     +1   -1




CITAZIONE
12.53. Studenti contro studenti davanti alla cittadella universitaria. Alcuni gruppi violenti rovesciano cassonetti mentre altri dicono “basta atti di teppismo” e rialzano i contenitori rimettendoli a posto. Ma i primi riportano i cassonetti al centro della carreggiata incendiandoli. La discussione si accende e alcuni giovani stanno passando dalle parole alle mani.

http://www.livesicilia.it/2010/12/22/stude...Live+Sicilia%29

Se a Palermo ieri si è arrivato addirittura allo scontro tra studenti allora vuol dire che non è ancora tutto perduto..
 
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view post Posted on 4/3/2012, 11:38     +1   -1
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In memoria di Stefano Cucchi:



feramente bella

 
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view post Posted on 15/11/2012, 08:00     +1   -1
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beppegrillo.it

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Soldato blu

Polizia, chi stai difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E' quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show. Di improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi confronti televisivi per le primarie. Loro "non tengono" vergogna, tu forse sì. Lo spero. Soldato blu, tu hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza d'uomo. Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata. Soldato blu, ci hanno messi uno contro l'altro, non lo capisci? I nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center. Tu che hai spesso la loro età e difendi la tua posizione sotto pagata dovresti saperlo. E' una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit. Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti studiare. Sarà un atto rivoluzionario.

 
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59 replies since 11/7/2009, 21:21   716 views
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