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MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO

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view post Posted on 12/10/2009, 12:01     +1   -1
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Mio fratello figlio unico, oltre al titolo di una canzone potrebbe senbrare un intellettualoide nonsense invece dopo la visione del film tutto appare chiaro...

Penso di essere uno delle poche persone che si è avvicinato prima a Elio Germano come musicista che non come attore e questo me lo fa apprezzare ancora di più :)

Il film racconta la storia di due fratelli Accio (Germano) e Manrico (Scamarcio).. apparentemente uno l'opposto dell'altro, uno fascista e l'altro comunista, uno timido e impacciato e l'altro un pò sbruffone e sicuro di se... queste le apparenze ma in fondo (come ogni cosa) gli opposti finiscono per toccarsi e prevale l'amore tra fratelli... a far da contorno una mamma (angela finocchiaro) presa da tutti i problemi quotidiani e la figura del fascista (Zingaretti) che nella vetustità della sua ideologia risulta simpatico...

Senza parlare della trama, quello che mi ha colpito è la figura di Accio, un personaggio dannatamente complesso e intrigante, estremamente idealista e coerente.. prima nei suoi studi da prete e poi nella militanza nell M.S.I. ma anche molto intelligente e come ogni persona intelligente disposta a mettere in gioco quanto fino ad allora creduto.
L'epoca è quella del '68, un 68 che come dice lui non arriva a Latina ma che investe pienamente Roma... l'amore per il fratello e per la donna del fratello, la casa di famiglia che di anno in anno cade cade a pezzi.. come l'ideologie.

Un continuo ribaltarsi dei ruoli che culmina in una sorta di di "AUTODETERMINAZIONE" di Accio, una presa di coscienza VERA... indipendente da ideologie e facili retoriche... Un film con ambientazione politica ma che non ha nulla di politico...

da vedere!!!

PS:
A me Scamarcio (sarà per i precedenti) non piace molto.. però in questo film riesce a descrivere benissimo il personaggio.. bravo anche lui



<<fate come vi pare.. fate la rivoluzione e aspettate che la classe operaia vi segua. La classe operaia, papà.. ma tu c'è lo vedi a papà con una pistola???>>

ecco la recensione del morandini.. sicuramente più accurata della mia :lol:

CITAZIONE
n tempestoso amore fraterno lega Accio e Manrico Benassi, di una famiglia operaia di Latina, che passano dall'adolescenza alla giovinezza tra l'inizio dei '60 e la metà dei '70. Seminarista mancato, Accio è un ribelle istintivo e un accanito lettore, un ragazzo “contro” per natura, che fa il fascista anche per contrapporsi al fratello maggiore comunista, amato da tutti, specialmente dalle ragazze: bello, seduttivo, ruffiano nel surf sulla retorica marxista-comunista. Crescono su binari paralleli in rissa continua, amano la stessa donna, diversi ma solo fino a un certo punto. Base dell'8° film – il migliore? – di D. Luchetti è il folto romanzo Il fasciocomunista (ripubblicato nel 2003) di Antonio Pennacchi, sceneggiato con il regista dalla rodata coppia Petraglia-Rulli. È un film recitato bene da tutti, specialmente da uno straordinario e duttile E. Germano e dall'intensa A. Finocchiaro, attendibile madre proletaria, (entrambi premiati col David di Donatello) ma anche da A. Bonaiuto, R. Scamarcio, divo trainante dell'operazione per il pubblico giovanile, con un Manrico che sembra scritto su misura per lui, come in Romanzo criminale, e da L. Zingaretti, fascista sanguigno. Si sente una profonda empatia tra regia e interpreti. Per gli spettatori maturi, è un insolito e divertente ripasso degli stereotipi che in quell'agitata stagione nutrirono – nutrono ancora – la destra neofascista sebbene, per programmare una conclusione tragicamente ottimistica, la sceneggiatura fatichi non poco, nella seconda parte, a evitare luoghi comuni, schemini, semplificazioni e a tenere insieme i personaggi minori un po' sparpagliati. Montaggio: Mirko Garrone. Scene: Francesco Frigeri. Produce Cattleya, distribuisce Warner Bros Italia che dimostra di avere occhio nella scelta dei film nazionali. Il titolo è quello di una canzone di Rino Gaetano. Altri 3 David: sceneggiatura, montaggio (M. Garrone), presa diretta (B. Pupparo).



Edited by g'oz - 12/10/2009, 13:19
 
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view post Posted on 12/10/2009, 12:10     +1   -1




Se non sbaglio è anche una canzone di Rino Gaetano ripresa dagli Afterhours..

 
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view post Posted on 14/10/2009, 14:29     +1   -1
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si.. comunque il film è molto bello e consiglio a tutti di vederlo, perchè non è uno di quelli pesanti ma neanche uno di quelli stupidi e superficialotti, diciamo che è uno di quei esempi di buon cinema italiano senza nulla da invidiare alle produzioni straniere...

storia molto italiana, attorori molto italiani.. insomma cucito su misura per noi
 
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view post Posted on 1/11/2009, 14:00     +1   -1




L'ho visto ieri sera.. un bel film

devo avere letto su wikipedia che l'autore del libro fasciocomunista da cui è tratto il film ritiene che il suo messaggio sia stato frainteso o comunque reso male..

ma quindi il giovane missino si converte quando stanno per bruciare la macchina al fratello comunista?

che allegra famigliola..speriamo di non essere così stupidi da ripetere le stesse idiozie ideologiche sia da una parte che dall'altra..

Il sito della guardia nazionale italiana e siti come questo di indymedia sembrerebbero però fare pensare l'esatto opposto..

http://lombardia.indymedia.org/node/22699

Fanculizziamo assieme il divide et impera !! :angry:
 
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view post Posted on 1/11/2009, 20:10     +1   -1
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indymedia l'ho seguito per parecchio tempo
 
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view post Posted on 1/11/2009, 22:15     +1   -1




Secondo me si dovrebbe solo evitare di contrapporre le etichette ideologizzate e stantie di destra e sinistra e cominciare a parlare di problemi reali e più attuali ..

Indymedia l'ho scoperto solo recentemente e spesso si occupa di temi interessanti ma la lettera di quel ragazzo quindicenne che dice ancora di ispirarsi a lenin, marx e persino stalin mi ricorda tanto la trama di questo film a parti invertite..

Solo che nel film eravamo negli anni 50-60 .. ora si dovrebbe guardare all'attualità e se proprio indispensabile parlare di nuove contrapposizioni..

senò di sto film non ce ne facciamo niente :cry:
 
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view post Posted on 1/11/2009, 22:21     +1   -1
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hai pienamente ragione... come penso che sia questo il succo del film... certo l'autodeterminazione finale per la conquista della casa sembra molto schierata politicamente. Però pensandoci bene anche in questo caso molto volta ai problemi reali... contrariamente al fratello che diventa una specie di brigatista all'inseguimento dell'ideale.

Questo film riesce a toccare, senza bisogno di grandi mezzi o grandi demagogie
 
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6 replies since 12/10/2009, 12:01   124 views
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