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| da giornalettismo.com CITAZIONE Sembra che l’icona pop americana amasse circondarsi di cimeli hitleriani. Un rivenditore del genere ha confermato. “Era un mio grande cliente”.
Di Michael Jackson si è detto tutto. Da vivo e da morto, bianco come una colomba o nero come un corvo, MJ è stato, ed è tutt’ora ancora al centro dell’attenzione. E’ il triste destino dei feticci, destinati a far parlare di sé anche quando la cosa migliore sarebbe calare il sipario del silenzio.
ED INVECE NO - MJ - non lo chiameremo Jacko, nomignolo che il celebre autore di thriller non amava affatto – oggi più di ieri è una macchina da soldi. Un gigantesca slot machine da cui cadono monetine sonanti a nove zeri. Per la verità, pure i debiti non sono stati indifferenti, ma quelli l’hanno ossessionato da vivo, tanto che seppur stanco e con una vena creativa in caduta libera, proprio prima della sua morte, stava per imbarcarsi in un nuovo mega-tour mondiale. Certo, c’era un esercito di fan da soddisfare ma anche una condizione economica non più floridissima. Poi è giunta la morte, tragica e per certi aspetti ancora misteriosa. Ora che L’ex ragazzino prodigio leader dei Jackson Five non c’è più, sono altri a beneficiare della sua fortuna. L’amata-odiata famiglia, la sua “company” che continua a macinare contratti, esclusive e promette il rilascio di nuovi inediti. Ma anche la stampa, quella affamata di gossip e pettegolezzi che al “mito” rischia di assestare ancora qualche duro colpo.
NAZI-POP STAR? - L’ultimo scoop viene dal quotidiano inglese Daily mail. Micheal Jackson avrebbe posseduto una collezione di cimeli nazisti e tra questi diversi abiti che lui stesso avrebbe più volte indossato. Non solo, a far da contorno pure numerosi filmati di propaganda del periodo nazista. Tutto sarebbe stato gelosamente custodito nella sua mega-tenuta di Neverland che, tra l’altro, presto potrebbe essere venduta. Secondo il quotidiano inglese che cita un articolo del New York Post, “La tormentata pop star sembrava ossessionato dal regime di Adolf Hitler, tanto da possedere una completa selezione di film e special televisivi“. E ancora, secondo Norman Scherer noto rivenditore di cimeli nazisti, lui stesso avrebbe contribuito a fornire al cantante una completa “collezione di alto livello”, aggiungendo poi che questa “passione” del cantante fosse a conoscenza pure dei suoi parenti e che i “nazi” video fossero spesso proiettati a Neverland. Nel 1995 Scherer avrebbe preparato un “ordine per un grande cliente“. Un “cliente molto speciale”, Michael Jackson, appunto. Scherer, tuttavia, sostiene che l’interesse di Jackson per Hitler non avesse connotazioni preoccupanti. “Amava le uniformi ed era interessato al passo dell’oca“. Già, peccato che fosse un passo molto più tragico di quello di Moon walker… Che tristezza.
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