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| Ju-Jitsu ---> La "Dolce arte"
CITAZIONE Da sempre hanno dominato gli sport più noti, quali il calcio, la briscola pazza e non, e tanti altri. Raramente, e sottolineo tale avverbio, sono emersi sport più divertenti (non che la briscola pazza non lo sia; c’ho passato 5 anni al liceo...) quali il basket, l’atletica e tanti altri. Ma non siamo qui a far pubblicità a tutti gli sport del mondo, anche perché ci vorrebbe troppo tempo, e chiunque sa che al giorno d’oggi, leggere un articolo per intero è un’impresa da pochi, pochissimi eletti. Quindi, arriverò subito al dunque! Questa volta, sarà mio compito far conoscere a voi lettori la “Gentile arte”: il Ju-Jitsu. Come avrete notato, tralasciando i commenti quali “E’ una cosa che si mangia?”, stiamo parlando di un’arte marziale. E’ forse una delle arti marziali più antiche del mondo, risalente all’epoca dei samurai e probabilmente anche prima. Tutto nasce da un medico giapponese di nome Shirobei Akiyama. Egli aveva studiato le tecniche di combattimento del suo tempo, comprese altre tecniche che imparò durante i suoi viaggi in Cina compiuti per studiare la medicina tradizionale e i metodi di rianimazione, senza però ottenere il risultato sperato. Contrariato dal suo insuccesso, per cento giorni si ritirò in meditazione nel tempio di Daifazu a pregare il dio Tayunin affinché potesse migliorare. Accadde che un giorno, durante un' abbondante nevicata, osservò che il peso della neve aveva spezzato i rami degli alberi più robusti che erano così rimasti spogli. Lo sguardo gli si posò allora su un albero che era rimasto intatto: era un salice, dai rami flessibili. Ogni volta che la neve minacciava di spezzarli, questi si flettevano lasciandola cadere riprendendo subito la primitiva posizione. Questo fatto impressionò molto il bravo medico, che intuendo l'importanza del principio della non resistenza lo applicò alle tecniche che stava studiando, dando così origine ad una delle Scuole più antiche di JuJutsu tradizionale, la Scuola Hontai Yoshin Ryu (scuola dello spirito del salice),tuttora esistente e che da 400 anni si tramanda tecniche di combattimento a mani nude e con armi in maniera quasi del tutto invariata. Per anni questa arte marziale venne usata per i campi di battaglia, quando i samurai spadroneggiavano senza alcun rivale, per poi trasformarsi in “arte vietata”, una volta spariti i samurai con l’avvento delle armi da fuoco, venendo etichettata come un’arte violenta. Solo dopo parecchi anni, il jujitsu tornò ad essere praticato nuovamente. Al Jujitsu dobbiamo la nascita del Karate, Judo e dell’Aikido. Disciplina marziale fra le più complete, ottime per costruirsi un bagaglio di difesa personale, che va bene per tutti senza alcuna distinzione d’età o sesso. Tutti, e ripeto tutti, possono praticare la “Dolce arte” (e se devo dirla tutta, le "peggio coppa" le ho prese dalle ragazze).
Scritto da Rocco Giannino fonte
era da tanto tempo che volevo aggiornare la sezione sport proponendovi questo articolo a mio parere di piacevole letture... sono molto vicina questo sport pur non potendolo praticare... secondo me è uno sport completo che non si limita all'attività fisica ma coinvolge anche a personalità, propone sani valori e anche il giusto modo per affrontare le piccole (o grandi) sfide della vita...
ovviamente ha i suoi pro e i suoi contro come tutti gli sport ...
come si nota facilmente questa è l'introduzione per promuovere una palestra... ma dato che il mio scopo era quello di parlare insieme di questo sport e non di fare pubblicità ho tagliato la fine che comunque si può leggere tranquillamente nel link riportato in basso all'articolo
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