gozforum [ Disinformazione e Controcultura ]

Qui Radio Londra - Giuliano Ferrara dopo il Tg1 nello spazio che fu di Biagi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/3/2011, 09:18     +1   -1
Avatar

IN DISPERSIONE

Group:
FOUNDER
Posts:
14,802
Reputation:
+36
Location:
trinakaos---CT/SR

Status:


tutto sommato Ferrara mi piace e negli anni in alcuni punti sono stato daccordo con lui.. però effettivamente potrebbe sembrare che i soldi pubblici, quelli del canone vengano spesi per fare campagna elettorale. chissà staremo a vedere.. io non so i prezzi che girano in tv però 3000 € a trasmissione mi sembrano parecchi

da corriere.it

CITAZIONE
Giuliano Ferrara dopo il Tg1
nello spazio che fu di Biagi


Il nuovo programma dovrebbe partire entro la primavera. Il giornalista: «Rifarò Radio Londra»


MILANO - Giuliano Ferrara potrebbe tornare presto in Rai. A quanto si apprende, con il direttore del Foglio è in corso una trattativa, in fase avanzata, per uno spazio di approfondimento giornalistico quotidiano su Rai1 dopo il Tg1 delle 20, nella collocazione in cui andava in onda Il Fatto di Enzo Biagi.

MASI - La trattativa è condotta dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, e vede coinvolto anche il direttore della rete ammiraglia, Mauro Mazza. E giovedì prossimo Masi porterà l'argomento all'esame del cda di Viale Mazzini. Rientra nelle prerogative del direttore generale questo tipo di attività però Masi vuole comunque relazionare sull'argomento in sede di lavori dell'organismo di gestione Rai. E al tempo stesso questa mossa - si sottolinea in ambienti Rai - evidenzia una volta di più il fatto che Masi resti ben saldo alla direzione generale, al contrario di voci che lo davano in uscita verso altre aziende partecipate.

«RADIO LONDRA» - Il nuovo programma di Ferrara dovrebbe partire entro la primavera. «Ho avuto l'offerta di rifare la mia vecchia rubrica Radio Londra e l'ho accettata»: è lapidario il commento del direttore del Foglio Giuliano Ferrara, interpellato dall'Ansa, sul suo ritorno in Rai.

«MAURIZIO COSTANZO TALK» - Intanto è pronta a partire da lunedì 7 marzo alle 18.40 su Raidue la nuova avventura televisiva per Maurizio Costanzo: «Maurizio Costanzo Talk». Un programma fatto di interviste sull'attualità e un confronto di opinioni. Gli autori sono, oltre Maurizio Costanzo, Luisella Testa, Pierluigi Diaco ed Enrico Vaime che con Costanzo è stato coautore di molte esperienze teatrali. «Mi sono sempre confrontato con collocazioni orarie difficili ma la sfida sta proprio nel convincere un pubblico, altrimenti orientato, a cominciare a seguirci giorno dopo giorno - ha spiegato Maurizio Costanzo - inoltre questo programma è sicuramente quello delle televisioni generaliste che si annuncia particolarmente interattivo attraverso il sito web della Rai». Il pubblico degli internauti perciò potrà discutere degli argomenti trattati durante la puntata, suggerirne altri e dare il proprio voto al pro e contro. Infine «Maurizio Costanzo Talk» si concluderá ogni giorno, dal lunedì al venerdì con «Accadrà domani», all'interno del quale Enrico Vaime e Maurizio Costanzo fantasticheranno su eventi o occasioni impossibili.

 
Top
view post Posted on 15/3/2011, 16:32     +1   -1
Avatar

IN DISPERSIONE

Group:
FOUNDER
Posts:
14,802
Reputation:
+36
Location:
trinakaos---CT/SR

Status:


dall'unità:

CITAZIONE
Ha scelto un esordio soft per la prima di "Qui Radio Londra", pur nella pesantezza del nome e della mole, puntando alto sulla paura dell’apocalisse prossima ventura che si prospetta dal Sol Levante, Giuliano Ferrara.

«Io ho paura», si mette in sintonia con i telespettatori, ma con un elogio della capacità nipponica di gestire la paura, come nella voce della giornalista che pare «il ticchettio di una macchina da scrivere», impersonale. Sottilmente il giornalista insinua il dubbio sulla scelta nucleare: «Se a Fukushima va male bisogna riflettere, meglio pensarci adesso che dopo».

Ma non condanna a priori la scelta dell’atomo (si sottintende la determinazione del governo) e invita gli italiani passionali e teatrali a «tenere al guinzaglio la paura». Se il paese di Hiroshima ora «vincerà la battaglia a Fukushima, potremo dire che anche nella più grande devastazione quella fonte indispensabile di energia per i prossimi anni è relativamente al sicuro». Controllare l’emotività, lo ha detto il ministro Romani, anche se Ferrara ha tono grave nello scandire le parole sul rischio «di fusione del materiale fissile nucleare».

Parte così la prima puntata di "Qui Radio Londra", la striscia strategica di RaiUno alle 20,35, dopo il Tg1, spazio nobile che fu del Fatto di Enzo Biagi prima dell’editto bulgaro. In diretta, Ferrara inizia con una pillola addolcita dalla costruzione del testo di cinque minuti che evoca civiltà antiche e fiducia incondizionata nel potere terreno e divino. Il programma è in diretta, autore di se stesso con due redattori di supporto, l’Elefantino ha parlato prima con il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, e con il direttore generale Mauro Masi, dell’argomento trattato. Non la catastrofe in sé ma il modello giapponese che affronta «la paura in modo più riflessivo», tecnologico ma arcaico. Loro sì credono che «l’imperatore sia un Dio in terra». E se Dio dice al Giappone «di stare al buio» ci stanno.

Lo studio 4 di via Teulada, «occupato» dall’Elefantino facendo traslocare trasmissioni in cerca di altre scenografie virtuali, è allestito in stile anni 40 come fosse la vera Radio Londra, respiro della libertà nell’occupazione nazista. Scrivania in radica, telefono e lampada d’epoca, una sveglia sulle cinque e mezza, il logo in caratteri post futuristi.

L’esordio è di un soft-apocalittico, appena potrà Ferrara si lascerà andare nelle sue «crociate» in difesa di Silvio, magari con toghe smutandate nelle campagne «antipuritane». L’ossessione del trovare voci di destra che si possano ascoltare dovrebbe aver appagato Masi, che deve vedersela col «dante causa». L’Elefantino «occupa» quello spazio per ben 3000 euro (lordi ma personali) a puntata per cinque minuti al giorno: 15mila euro a settimana, 60mila al mese, un milione e mezzo per due anni di contratto con promessa del terzo.
Mauro Mazza, riconosce che quello di Ferrara in Rai è «un ritorno pesante» in tutti i sensi, personaggio «ingombrante e scomodo, però ha il coraggio delle sue opinioni che esprime senza alcun infiocchettamento, nessuna ipocrisia», tanto da definire Berlusconi «ferrariano» e non viceversa.

L’accordo col giornalista di...peso è stato tessuto personalmente dal direttore generale, Mauro Masi, ma ora Mazza, reduce dalle frizioni sanremesi con il Dg, ci tiene a riprendere in mano la gestione dell’affair Elefantino: «Ci siamo incontrati con lui ed in pochissimi minuti si è verificata la voglia matta di mettersi in gioco. Il classico detto: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare». Appunto, il tank messo in campo dal Palazzo. Però Mazza azzarda: «Il paragone è con Enzo Biagi», un grandissimo del giornalismo che non sempre «piaceva a tutti».
15 marzo 2011

 
Top
1 replies since 10/3/2011, 09:18   83 views
  Share