“Niente figli se sei vegetariano”

1. Rispetto le scelte altrui e se una persona mi dice "sono vegetariano" beh amico, cazzi tuoi;
2. in conseguenza al primo punto non sopporto la fatidica frase "non mangio animali morti": tutto quello che mangiamo prima aveva una vita, comprese carote, lattughe, patate e i lieviti fatti al forno durante la cottura del pane;
3. non credo sia sbagliato il mangiare carne in se ma il modo con cui viene gestita l'economia del cibo. Lo sfruttamento degli esseri viventi (sia animali che vegetali) è da considerarsi abominevole sotto ogni punto di vista, per cui non crediamo che mangiare un semplice minestrone ci faccia "pulire la coscienza". La maggior parte degli alimenti vegetali provengono da colture transgeniche o dall'estero (a proposito a scuola, anni fa, ci fecero guardare una puntata di Report a riguardo, potessi ve la linkerei);
4. in ultimo:

leggere queste cose mi fa letteralmente diventare una bestia. Un conto è essere adulti e avere le possibilità fisiche e psichiche di seguire un determinato regime alimentare, un altro è costringere il proprio figlio a seguire una scelta che viene imposta dal genitore. Per cui, con tutto il rispetto (?) per questi ricercatori, se un giorno avrò bambini di certo non li priverò di qualcosa per cui potranno decidere di fare a meno o no quando saranno adulti. E non diciamo cazzate, è ovvio che i bambini con un regime alimentare sregolato hanno aspettative di vita meno rosee rispetto ai coetanei ma a giudicare dall'articolo sembra che abbiano preso in esame dei cuccioli di licantropo. "mangiato per anni carne e pesce", altra roba la mangeranno Cristo;
5. la scusa del vegetarianesimo dei genitori mi sembra abbastanza una cretinata, perchè non è detto che il figlio debba per forza seguire la loro dieta. Voglio dire, mi sembra stupido impedire a una coppia di adottare un bambino per una cosa del genere. Non sta scritto da nessuna parte che questi due si erano messi in testa di far campare il figlio senza carne.

Nemmeno io studio alimentazione, per le conoscenze che possiedo la butto sul campo etico, che è quello sul qualche mi muovo meglio.
Detto ciò trovo un tantino impossbile che prima o poi le popolazioni dei paesi industrializzati verranno obbligate a seguire una dieta vegetariana: innanzi tutto la prima a perderci sarebbe proprio l'economia (e la cucina) italiana, perchè proprio da noi provengono i prosciutti, i salami, le mordadelle e tutte quelle altre sfiziosità che solo l'Italia ha potuto inventare. Verrebbero chiusi un sacco di... Ehm... Sbocchi lavorativi? Settori? Si, settori del campo alimentare dove la gente lavora. Senza contare poi che dovremmo dire addio alla dieta mediterranea.
Oltretutto una dieta vegetariana può si essere seguita da persone sane, ma come la mettiamo con chi soffre di disturbi alimentari? I celiaci? Gli anemici (di qualsiasi tipo)? I diabetici? Quelle persone diversamente abili che oltre al dramma di essere nate con qualche marcia in meno rispetto a noi dovrebbero vedersi negate il diritto di mangiare carne? Chi, nei paesi del terzo mondo, fa dell'allevamento la propria fonte di sostentamento?

La questione è molto più complicata di quel che sembra.