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5 MILIONI DI SICILIANI FRITTI - NO MOUS e Sugherete di Niscemi

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view post Posted on 23/6/2012, 19:32     +1   -1
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FONTE:tzetze.it

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lettera di Alfio Arcidiacono al blog

Ciao Claudio sono Alfio Arcidiacono, membro del comitato No Muos, e ti scrivo da Acate un paesino della provincia di Ragusa. Ritenendoti un persona che non teme i poteri forti che stanno portando il nostro mondo al collasso, volevo portarti a conoscenza di un grande problema che stiamo vivendo in questo territorio.

A Niscemi all'interno di una riserva naturale orientata, che è la Sugherete di Niscemi, dichiarata sito SIC dalla comunità europea, è presente dal 1991 la più grande base della marina militare americana del mediterraneo, per quanto riguarda le telecomunicazioni, la base NRTF ( Naval Radio Trasmitter Facility).

Questa base, composta da 41 gruppi di antenne già emana delle forti onde elettromagnetiche che bene non fanno a noi cittadini che viviamo nelle sue vicinanze (un militare italiano che prestava servizio antiterroristico in suddetta base si è beccato la leucemia). L'ARPA Sicilia ( Agenzia Regionale Protezione Ambientale) ha fatto dei rilevamenti con delle centraline ed è risultato che l'emissione registrata era genericamente nei limiti di tolleranza stabiliti dai parametri nazionali, ma in alcuni casi li superava. Considerando che al momento dei rilevamenti erano in funzione solo 27 delle 41 antenne presenti nella base, e che l'ARPA non era dotata di centraline capaci di registrare le emissioni dell'unica antanna che emana onde a bassissima frequenza capaci di comunicare con i sottomarini, noi dei comitati no muos riteniamo che le emissioni elettromagnetiche già esistenti superino di gran lunga i parametri nazionali.

La nosta preoccupazione più grande e che tramite un accordo bilaterale tra marina militare americana ed esercito italiano, e quindi bypassando il parlamento, stiano ampliando tale base con l'ultima delle quattro stazioni terra MUOS (Mobile User Objective system). Il MUOS, in sintesi, è il nuovo sistema di telecomunicazioni ad altissima frequenza ad uso e consumo esclusivo della marina militare americana, che servirà a mettere in comunicazione e a diramare gli ordini di guerra in tempo reale a tutti i soldati americani dislocati nei cinque continenti. Ma non solo, servirà anche a pilotare i famosi droni che sono gli aeri spia senza pilota che proprio in questi giorni incominciano ad arrivare alla Base di Sigonella.

Il Muos emanerà, inoltre, delle intense onde elettromagnetiche le quali si propagheranno per un raggio di 135 km circa, come si evince da studi tecnici del politecnico di Torino fatti dai professori Zucchetti e Coraddu. Tali onde andranno a provocare nel breve e lungo periodo l'insorgere di vari tipi di tumori, leucemie, cataratte, problemi all'apparato genitale e quant'altro alle popolazioni che vivono all'interno di quel raggio che, come comprenderai, circoscrive quasi tutta la Sicilia.

Mi appello a te sperando che tu possa dare una risonanza nazionale a questo grande problema che vede vittime inconsapevoli più di 5 milioni di siciliani.


Edited by g'oz - 15/3/2013, 15:30
 
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view post Posted on 25/1/2013, 16:44     +1   -1
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allucinante... sembrerebbe che Crocetta sia deciso a fermare questa assurdità! Speriamo.

 
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view post Posted on 15/3/2013, 15:29     +1   -1
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oggi due notizie... se da un lato, una sembrerebbe calmare i toni. Dall'altro sembrerebbe che ci sia molta tensione...


fonte: lasicilia.it/index.php?id=94980/cronaca/niente-muos-senza-lok-dellitalia&template=lasiciliait
QUOTE
"Niente Muos senza l'ok dell'Italia"
di Mario Barresi
Il console Usa parla per la prima volta della controversia: "Nessun rischio per salute e ambiente, con Crocetta non ci sono problemi. Ho fiducia, alla fine porteremo avanti il progetto"
Sul Muos di Niscemi totale ottimismo: "Riusciremo ad andare avanti". Aspettando lo studio che il governo Monti affiderà a un organismo tecnico internazionale, "certi che confermerà i risultati dei precedenti test: l'impianto è sicuro". E una solenne promessa: "Il Muos non entrerà in funzione se prima non verrà certificato dalle autorità italiane che non esistono rischi per la salute e per l'ambiente".


Gli Stati Uniti d'America si esprimono per la prima volta ufficialmente sulla 'guerra fredda' con la Sicilia (con cui "i rapporti sono eccellenti"), provando a rispondere a tutte le critiche sull'installazione del sistema satellitare. A parlare, da Napoli, è il console generale Donald L. Moore, in un'intervista esclusiva a La Sicilia.

Console Moore, a cosa serve il Muos? E perché lo ritenete così necessario?
"Il Muos è il programma di comunicazione satellitare a banda stretta che fornirà moderni servizi di comunicazione alle truppe americane, italiane e Nato in missioni in tutto il mondo. Il Muos non è un radar, come spesso viene definito dagli organi di stampa. Il suo impiego avverrà nell'interesse della sicurezza di entrambi i nostri Paesi, così come in quello dei Paesi Nato, allo scopo di fornire il miglior sistema disponibile per proteggere i nostri cittadini e i nostri militari".
La principale paura dei siciliani è per la salute dei cittadini. Esistono rischi legati alle emissioni elettromagnetiche?
"Non esistono rischi per i cittadini, e siamo impegnati a rispondere alle preoccupazioni su quelli che possono essere percepiti come rischi. Il Muos rispetta tutte le normative in materia di sicurezza e salute previste da Italia, Ue e Stati Uniti. A ulteriore garanzia che il Muos sia sicuro, prima che diventi operativo, ci sarà un periodo di test post-installazione sulle emissioni elettromagnetiche e i potenziali effetti su ambiente e salute. In altre parole, lo sottoporremo a test per confermare che sia sicuro. Il Muos di Niscemi non sarà pienamente operativo finché un rapporto post-installazione sul suo impatto sull'ambiente e sulla salute sarà certificato dalle autorità italiane. I test post-installazione effettuati in altri siti Muos negli Usa, che sono disponibili sul sito web del Consolato Usa di Napoli, dimostrano che le effettive emissioni elettromagnetiche sono ben al di sotto del limite massimo consentito dalla legge, sia per le persone che lavorano nel sito sia per chi risiede all'esterno, e non creano alcun rischio".
Ma gli altri Muos attivi a che distanza si trovano da centri abitati?
"Due delle altre installazioni Muos si trovano vicino ad aree abitate. Ad esempio, il sito Muos alle Hawaii, operativo dal 2009, è a meno di due chilometri da abitazioni private e a meno di cinque chilometri dal centro di una città che ha una popolazione di circa 17.000 abitanti. Inoltre, l'aeroporto internazionale di Honolulu si trova a meno di 20 chilometri dal Muos, l'aeroporto militare di Wheeler Field è a meno di 7 chilometri dal Muos: non è stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali. Il sito Muos in Virginia si trova a circa 1,2 chilometri da un agglomerato di circa 30 abitazioni private".
In Sicilia si contesta anche che la costruzione a Niscemi stia avvenendo all'interno di un sito naturalistico di interesse comunitario.
"Il rispetto per l'ambiente è uno dei nostri valori fondamentali. Secondo le direttive dell'Ue, la costruzione di installazioni di telecomunicazioni all'interno dei siti Natura 2000 può essere autorizzata a seguito di una valutazione di impatto ambientale. In questo caso la valutazione è stata effettuata dalle autorità competenti nelle settimane precedenti al rilascio dell¿autorizzazione finale, ed è stato stabilito che era compatibile con l'ambiente".
Ma gli studi alla base del via libera al Muos non sono stati effettuati enti di comprovata indipendenza e valore scientifico. Perché non li avete chiesti?
"Dal 2005, la nostra Marina opera a stretto contatto con il Ministero della Difesa per far sì che il sito Muos in Sicilia rispetti le normative italiane, dell'Ue e degli Usa. Tutte queste normative vengono rispettate e tutti gli studi, sia qui che negli Stati Uniti, hanno dimostrato che il Muos è sicuro. I risultati di due studi precedenti, effettuati dalla Marina statunitense e dall'Arpa della Regione Sicilia, indicano che dopo l'installazione del Muos nel sito vicino a Niscemi le emissioni elettromagnetiche rimarranno ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Abbiamo anche fornito al governo italiano le informazioni sulla sicurezza dei siti in Hawaii e Virginia, così come i nostri dati su Niscemi".
E ora che l'Italia ha deciso di chiedere il parere di un organismo tecnico internazionale voi cosa farete?
"Sulla base dell'accordo raggiunto l'11 marzo tra il governo italiano e la Regione, un ulteriore studio approfondito in tempi brevi di valutazione dell'impatto sull'ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate verrà condotto dal governo italiano. Siamo fiduciosi che questo studio confermerà i risultati dei precedenti test, che dimostrano che il Muos è sicuro. Inoltre, già in precedenza ci siamo impegnati a condurre un monitoraggio attivo delle emissioni dopo che l'installazione Muos diventerà operativa".
Il governatore Crocetta ha sempre detto che considera gli Stati Uniti un Paese amico. Ma perché allora questa dichiarazione di guerra all'America?
"Un rappresentante che è stato eletto dai cittadini ha il dovere di garantire che non ci sarà alcun rischio per la popolazione. Noi non faremo andare in funzione il Muos se prima non verrà confermato, tramite test appropriati, che non ci sono rischi per la salute collegati a questa installazione. I rapporti storici tra Stati Uniti e Sicilia sono sempre stati eccellenti. La Sicilia è la regione che ho visitato di più durante il mio mandato. Negli ultimi anni molti professionisti e giovani siciliani hanno partecipato a nostri programmi di scambi culturali. E sono stato presente a eventi culturali significativi come il ritorno della Venere di Morgantina. Mi incontrerò presto con il presidente Crocetta".
Sia sincero: dopo tutto ciò che è successo avete mai pensato di fermarvi sul progetto di Niscemi?
"L'installazione del Muos è cruciale per gli interessi di sicurezza nazionale di Italia, Stati Uniti e Nato. L'accordo dell'11 marzo tra il governo e la Regione, così come il recente incontro tra l'ambasciatore Thorne e il ministro della Salute Balduzzi per riaffermare il nostro impegno a proteggere la salute dei siciliani, sono chiari segni che entrambe le parti sono impegnate a trovare una soluzione. Io sono fiducioso che alla fine riusciremo a portare avanti il progetto Muos".

fonte: http://caltanissetta.blogsicilia.it/coordi...tivisti/172409/

QUOTE
La polizia ha riferito di aggressioni ad agenti
Coordinamento No Muos:
“Perquisite le case degli attivisti”

di Markez

Il coordinamento regionale dei comitati No Muos sostiene che oggi intorno alle 13 sono state eseguite perquisizioni nelle case di una decina di attivisti.

“Perquisizioni avvenute senza alcun mandato, giustificate dalla ricerca di armi o esplosivo – dice il coordinamento – La crescente attività repressiva nei confronti del movimento, avviene all’indomani dell’incontro tra Monti e Crocetta, in cui si registra un gravissimo passo indietro del Presidente della regione, rispetto alle decisioni di revocare le autorizzazioni alla costruzione dell’impianto satellitare, assunte durante l’ultima campagna elettorale”.

“Sappiamo chiaramente che la mossa di oggi rientra nel disegno di attaccare e danneggiare un movimento, che in pochi mesi ha acquisito una grandissima forza ed una larga partecipazione popolare, riuscendo ad ottenere importanti risultati e facendo comprendere a tutti la forza delle proprie ragioni. I comitati non cederanno il passo alla paura e non si lasceranno intimidire da questi metodi, ormai conosciuti, ma anzi proseguiranno sempre piú determinati nella lotta contro il Muos e le antenne Nrtf, veri strumenti di distruzione e di morte”. Ancora tensioni a Niscemi fra comitato No Muos e forze dell’ordine.

La polizia ha riferito che questa notte durante un servizio di vigilanza del territorio, tre agenti sono stati colpiti da grosse pietre e minacciati. Gli attivisti avrebbero anche esploso un bengala.
 
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view post Posted on 4/8/2013, 07:58     +1   -1
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Penso che ormai ci sia poco da fare... peccato... in Crocetta avevo visto la speranza di qualcosa di nuovo :(


CITAZIONE
COME MAI IL PRODE CROCETTA SI CAGA SOTTO DAVANTI AGLI AMERICANI E FA DIETROFRONT SUL MUOS, ACCETTANDOLO?
Non ci sta a essere chiamato il Pappagone di Sicilia: il governatore siciliano ha denunciato dei complotti internazionali, orchestrati da Obama, per imporre il pericoloso radar a Niscemi...


Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza per il "Fatto quotidiano"

"Obama? Non ho mai detto che ha chiamato Letta, quella scena dell'Ars è totalmente inventata. So però che l'ha incontrato al G8, e so anche che hanno parlato del Muos. Obama lo vuole e dobbiamo darglielo''. Non ci sta a essere chiamato il Pappagone di Sicilia: Rosario Crocetta rilancia rivelando l'ultimo retroscena dietro l'affaire Muos, e alternando con i giornalisti un registro tra il tragico e il grottesco. La Sicilia, dice, è condannata al Muos: gli insediamenti militari li decide il governo, lui non può più far nulla.


Nel palinsesto Crocetta, come il giornalista Pietrangelo Buttafuoco ha definito il programma politico del governatore, descritto come un virtuoso del trasformismo, rivoluzionario per finta e parolaio per vocazione, è tempo di effetti speciali.


Dal Muos alla retromarcia sull'aumento dell'Irpef, prima negato e poi imposto, le piroette del governatore siciliano coprono mediaticamente una rivoluzione interrotta negli abbracci con gli ex lombardiani, e cuffariani, e persino fedelissimi di Miccichè, stampelle quotidiane della maggioranza dopo il divorzio dai grillini, e nel riciclaggio degli alti burocrati regionali che reggono le leve della spesa, ereditati dai governi precedenti e oggi lasciati a decine da Crocetta nei posti di comando.


Il suo fiore all'occhiello era la sfida antiamericana: nel marzo scorso, quando ancora era considerato l'eroe della rivolta "No Muos'' per aver revocato ai militari americani il permesso di costruire il "grandeorecchio Usa'' nel cuore della Sicilia, il suo riferimento era Enrico Mattei, per il suo ruolo di rottura negli equilibri atlantici.

"Sono seduto su una polveriera - diceva Rosario Crocetta - già dai primi giorni dal mio insediamento sono partiti i dossier nei miei confronti; ed è chiaro che a muoversi, in questi casi, sono i poteri forti, gli stessi che in passato furono responsabili della sparizione del presidente dell'Eni''.


Oggi, dopo aver revocato la sua stessa revoca, Crocetta è diventato il nemico numero uno del sindaco di Niscemi, dei pacifisti, delle mamme mobilitate contro l'antenna, dei deputati grillini all'Ars e di tutti gli attivisti che da sei mesi stazionano in segno di protesta davanti alla base Us-Navy di Niscemi, per impedire la realizzazione di un impianto elettromagnetico che provocherebbe gravi danni alla salute. "Io - dice - non posso più far nulla''.

E ha passato la palla all'assemblea regionale, invitandola a discutere un disegno di legge presentato un mese dal governo regionale sui rischi delle emissioni elettromagnetiche. Peccato che al varco lo ha atteso il Pd Fabrizio Ferrandelli, che lo ha accusato di avere ritirato quel ddl.


"Ma quando mai, Ferrandelli si è inventato tutto'', è la replica di Crocetta che non spiega chi o che cosa gli ha fatto cambiare precipitosamente idea sul ruolo della Sicilia nello scacchiere degli equilibri atlantici. Che ruolo ha - se davvero ne ha uno - Obama nella vicenda del Muos di Niscemi? Quanto hanno influito quei "poteri forti'' a cui lo stesso Governatore alludeva, nella sua precipitosa retromarcia sul radar Usa?

Non è una domanda da poco, a sentire l'ex Idv Sergio De Gregorio che nella sua ricostruzione fatta recentemente ai magistrati sui retroscena della campagna acquisti responsabile nel 2007 di aver affossato il governo Prodi, ha disegnato uno scenario da spy-story internazionale, svelando come quella maggioranza cadde per le pressioni di altri poteri, ovvero la Cia, che avrebbero - a suo dire - messo nel mirino l'esecutivo di centro-sinistra soprattutto per l'ostilità manifestata nei confronti del Muos.

Eccessi verbali del governatore pirotecnico? Esagerate le sue paure dei poteri forti? Ma di quali poteri forti, poi? E che c'entra la Cia evocata da De Gregorio? "Non è mafia - diceva Crocetta indicando i suoi più pericolosi nemici senza volto - o meglio, non stiamo parlando solo di mafia. Figuriamoci se si preoccupano di intervenire su un presidente della Regione".


Di certo, fino a pochi giorni fa il Governatore siciliano conduceva la sua battaglia anti-americana senza timidezze. A Gela, il 10 luglio scorso, intervenendo alla cerimonia per il 70° anniversario dello sbarco in Sicilia, Crocetta ha letteralmente gelato l'ambasciatore Usa David Thorne. "Dopo lo sbarco - ha detto il presidente siciliano - la nostra casa in via Mallia fu abbattuta dagli americani e così i miei genitori restarono senza tetto''. Subito dopo ha innescato l'ennesima polemica sul Muos.

Sconcertato, Thorne ha dovuto ricordargli l'inopportunità del discorso, perché "oggi è la giornata della memoria per ricordare i morti americani che sono venuti qui a liberare questo Paese''. Poi, di colpo, il dietrofront e il precipitoso allineamento all'atlantismo più ortodosso.

A questo punto, perché non invitare Obama in Sicilia per fargli toccare con mano i rischi causati dal Muos alla salute dei siciliani? "E voi pensate che se io lo invito lui viene? - conclude Crocetta - non mi fate apparire più megalomane di quanto non facciano già gli altri''.


http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica...front-60636.htm
 
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