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RASTAFARIANESIMO

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view post Posted on 10/7/2010, 12:58     +1   -1
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dopo il pastafarianesimo... passiamo al Rastafarianesimo..

C'è tanto di bello.. come l'essere vegetariani o anche il "naturale" rispetto per gli altri credi. L'accettare l'ONU... c'è chi sostiene che sia il completamento del cristianesimo come, il cristianesimo sia il completamento dell'ebraismo. Non so.. come ovviamente nn sono d'accordo con il riconoscere il Re di Etiopia come la seconda venuta di Gesù.. cosa che Haile Selassie ha più volte rifiutate.
E' un culto sostanzialmente nuovo, abbastanza politicizzato..

www.rastafari-regna.com/sezioni/fedeinbreve.html

CITAZIONE
La Fede Rastafari in breve




Vi invitiamo a copiare e incollare liberamente sul web questo articolo, che descrive in maniera sintetica ed enciclopedica la nostra fede.

Il Rastafarianesimo è una fede religiosa che trae la propria denominazione da "Ras Tafari", nobile etiope eletto Imperatore della propria nazione nel 1930 con il nome di Haile Selassie I e con i titoli, specificamente cristologici, di Re dei Re, Eletto di Dio, Luce del Mondo, Leone Conquistatore della tribù di Giuda. In seguito alla Sua Incoronazione, alcuni cristiani riconobbero in Lui il Cristo Gesù nella Sua Seconda Venuta in Maestà, Gloria e Potenza, come profeticamente annunciato dalle Sacre Scritture.

Sebbene questo sentimento religioso sia sorto spontaneamente anche presso gli Etiopi e lì sia tuttora presente, esso si è sviluppato primariamente, entro il profilo storico e culturale, grazie a personalità straniere e presso popolazioni non-etiopiche, ed in seguito all'Incoronazione di Haile Selassie I, avvenuta nel 1930. Fondamentale per la sua affermazione fu il movimento Etiopianista, una corrente di ispirazione cristiana sorta presso comunità africane in patria e nelle Americhe, che rivendicava il recupero della dignità culturale e nazionale degli africani, vittime della deportazione e schiavitù Occidentale, mediante il riferimento spirituale e politico all'Etiopia. Nei primi del '900, gli etiopianisti, guidati da Marcus Garvey, il cui ministero è spesso assimilato dai rastafariani a quello di Giovanni Battista precursore di Cristo, cominciarono a proiettare una viva attesa politico-messianica sull'Etiopia, sulla scia di un fermento sociale già presente in quella nazione, e nel 1930, dopo aver assistito alla Sua Incoronazione, alcuni discepoli di Garvey, capeggiati dal carismatico Leonard Howell, videro in Haile Selassie I il Messia atteso, che non era però, nella loro interpretazione, un generico liberatore politico, ma Gesù stesso nella Sua Regalità. Questa ispirazione diede vita ad un nuovo ed autonomo movimento religioso detto in seguito RasTafarianesimo, per indicare la totale identificazione dei fedeli con Haile Selassie I (rimarcata dalla loro abitudine di definirsi "RasTa"), la cui rivelazione diventò il punto di riferimento essenziale. Dopo l'intensa predicazione dei primi seguaci in Africa e in America, ed una prima rapida espansione, nella metà del 900, nelle Indie occidentali, negli Stati Uniti e in Inghilterra, il Rastafarianesimo si è di seguito radicato ovunque sul globo, soprattutto grazie al potere mediatico della sua vivace cultura musicale, legata in particolare al reggae, che ne veicola il messaggio teologico.

Fondata sull'esempio e la predicazione di Haile Selassie I, che fu storicamente ed attivamente cristiano, la teologia rastafariana si presenta come un'evoluzione del Cristianesimo, così come questo lo fu dell'Ebraismo. I Rastafariani accettano dunque gli insegnamenti teologici e morali di Gesù, custoditi dall'antichissima Tradizione Etiopica Ortodossa, e credono che Haile Selassie I li attualizzi e compia profeticamente in quanto Cristo Tornato, secondo le esigenze dell'uomo moderno. Perciò, essi credono nella Divinità di Cristo, nella Trinità, nella resurrezione dei corpi, nell'immortalità dell'anima, nella verginità di Maria ed in tutti gli altri dogmi della cristianità Ortodossa; in accordo con essa, credono anche nel millenarismo, ovvero nell'idea che il Cristo debba instaurare un regno terreno prima della fine del mondo e del giudizio universale, secondo i dettami dell'apostolo Giovanni (Rivelazione 20): Haile Selassie I giunge dunque a realizzare questa profezia, e regna sui suoi eletti, i Rastafariani, sino al termine della storia. Il loro Testo Sacro è costituito dal canone biblico etiopico, stabilito da Haile Selassie I, composto dell'Antico e del Nuovo Testamento, e dai testi ufficiali che contengono la testimonianza storica del Re.

In accordo con la tradizione Etiopica, raccolta nel "Kebra Nagast", i Rastafariani credono che l'Etiopia sia il Nuovo Israele, la Nazione eletta alla custodia della Cristianità nei tempi della frammentazione e della falsificazione, sino all'avvento secondo di Cristo, compiutosi in Haile Selassie I. In questo libro è riportato l'incontro tra Re Salomone e la Regina di Saba, descritto anche dalla Bibbia (1 Re 10; 2 Cronache 9); ella, curiosa di conoscere la straordinaria saggezza del Re, si reca a Gerusalemme, e dalla relazione amorosa sorta tra i due nasce Menelik, capostipite della dinastia regale etiopica. L'Etiopia riceve la missione di preservare la purezza della Cristianità dopo il rifiuto di Israele, e di custodire il carisma del Trono Davidico sino all'avvento regale del Cristo, a cui è destinato sin dall'inizio del mondo. A riprova della sua elezione, l'Etiopia riceve l'Arca dell'Alleanza, simbolo della presenza del Signore, contenente le Tavole della Legge date da Dio a Mosè, oggi conservata in un santuario ad Axum. Haile Selassie I fu l'ultimo regnante ad occupare il seggio di Davide, prima della dissoluzione della monarchia (ad opera di una giunta militare chiamata Derg), e questo incoraggia i Rastafariani a riconoscere in Lui il compimento delle promesse divine.

Essi osservano la morale cristiana, ubbidendo ai 10 comandamenti del Sinai ed alle regole d'amore dettate da Cristo: "Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e tutta la tua forza" e "Ama il prossimo tuo come te stesso" (Luca 12, 28-31). Istruiti dalla tradizione etiopica e dalla decisiva predicazione di Haile Selassie I, i rastafariani nutrono un particolare rispetto per le altre culture religiose, e parlano di "parentela spirituale" dei mistici di tutte le culture storiche, utilizzando un'espressione del Re stesso. Pur difendendo il primato della propria identità, i rastafariani sostengono che si pervenga alla salvezza mediante la Fede nel Divino e l'osservanza della morale naturale e il rispetto politico dei diritti umani, aldilà delle posizioni teologiche e metafisiche: da questo procede il loro vivo interesse per gli altri culti, considerati, sempre in riferimento ad una frase di Haile Selassie I, "vie del Dio vivente", che non è possibile giudicare. Sono quindi dottrinalmente contrari al fanatismo e al settarismo religioso.

Inoltre, essi professano i precetti politici che il Re ha trasmesso loro, completando, a loro avviso, la rivelazione storica. Credono dunque in una moralità internazionale retta dal principio della sicurezza collettiva, dell'autodeterminazione dei popoli, dell'uguaglianza dei diritti, della non-interferenza, e nel riconoscimento di un ordine sovra-nazionale che ripudi la guerra, per la ricomposizione pacifica delle dispute e per la risoluzione dei problemi comuni, istituzionalmente governato dall'ONU, di cui Haile Selassie I fu Padre Fondatore. Credono nella necessità di costruire sistemi politici liberali e democratici, fondati sull'osservanza della Dichiarazione dei Diritti Umani e difensori della libertà civile, economica, spirituale e culturale, rifiutando dunque ogni ideologia e statolatria totalitaristica, di qualsivoglia orientamento politico, che assorba l'anima umana, possesso esclusivo di Dio; credono inoltre nella necessità di uno Stato socialmente impegnato, che non si limiti a garantire negativamente la libertà, ma che guidi e educhi l'uomo, pur laicamente, al rispetto del prossimo e di Dio. Inoltre, i rastafariani sostengono che sia necessario affrontare con particolare attenzione il problema del continente africano, il più povero ed afflitto del pianeta in virtù di secoli di sfruttamento ed aggressioni, eticamente meritevole di una riparazione storica. Forti dell'esempio di Haile Selassie I, considerato comunemente il Padre dell'Africa Unita e principale fondatore dell'Organizzazione dell'Unità Africana, chiedono che l'Africa realizzi l'unione continentale, liberandosi dalla dipendenza dai poteri stranieri, recuperando la propria identità, e sviluppandosi secondo modelli politici e culturali propri, che tali poteri hanno cercato e cercano di strapparle. Gli africani deportati, in particolare, per raggiungere la pienezza di sé e fronteggiare il proprio disagio storico, devono ricordare le proprie origini e onorarle, e lavorare attivamente per questa causa: è in tale ottica che il concetto di rimpatrio, condiviso e sostenuto dall'Imperatore, che mise a disposizione dei deportati un ampio territorio etiopico (Shashamane), acquisisce un significato vitale.

I Rastafariani credono che Haile Selassie I sia Cristo per varie ragioni. Credono Egli esprima una santità assoluta, e che abbia compiuto opere miracolose, principalmente di natura politica, in Etiopia e nel Mondo; credono che Egli, come Gesù, compia le profezie della Scrittura Sacra, sia in termini espliciti che allegorici, ponendo particolare attenzione sull'Apocalisse di Giovanni, finalizzata alla descrizione della Venuta Seconda di Cristo; Essi credono nella veridicità dei Suoi titoli e nella Sua predicazione, che tendono a proiettarlo nella trascendenza e nel mistico: molti tuttavia negano che il Re abbia mai avanzato tali pretese, sostenendo invece che le abbia rifiutate espressamente. I rastafariani pensano che tali posizioni ignorino il contenuto della Rivelazione, e che l'atteggiamento "restio" di Haile Selassie I compia perfettamente le linee della Cristologia biblica.

I rastafariani rifiutano l'idea del decesso fisico o spirituale di Haile Selassie I, credendo nel Suo occultamento volontario agli occhi degli uomini. Secondo la teologia cristiana, infatti, Gesù Cristo muore una sola volta e risorge definitivamente, espiando il peccato umano (Lettera agli Ebrei 9, 26-28); la Sua seconda venuta rappresenta il tempo del Regno glorioso, non della passione e del sacrificio. I misteri che ancora oggi avvolgono la scomparsa di Haile Selassie I (la mancanza di foto, video, la negazione dei funerali, la scelta di non mostrare il suo corpo, la provata falsità delle cause fisiche addotte per giustificare il decesso) sono per loro la dimostrazione della veridicità della propria fede. Credono dunque che Haile Selassie I sia ancora corporalmente vivo e presente sul trono d'Etiopia, e che essi costituiscano il Suo Regno.

L'idea che il Rastafarianesimo sia riservato agli africani e che escluda la partecipazione dei "bianchi" è assolutamente falsa e priva di fondamenti teologici. Haile Selassie I, secondo lo spirito del Vangelo, ha insegnato l'assoluta uguaglianza delle razze ed ha predicato il proprio messaggio a tutte la nazioni. Sono presenti tra gli occidentali forti comunità rastafariane e personalità importanti per la storia del movimento, che vivono in piena comunione religiosa con i propri confratelli di stirpe africana. Forme di possibile diffidenza e razzismo devono essere associate a comprensibili tensioni storiche, e non alla cultura spirituale.

I rastafariani sono comunemente conosciuti per i cosiddetti dreadlocks, delle lunghe e dure trecce che caratterizzano la chioma di alcuni fedeli: queste costituiscono la realizzazione materiale di un voto biblico, il Nazireato, descritto nella Legge Mosaica (Numeri 6) e custodito nella Cristianità dalla sola tradizione etiopica. Questa pratica ascetica comporta la consacrazione del proprio capo e dunque l'astensione dalla tonsura e dalla pettinatura, generando naturalmente le celebri trecce (cfr. Giudici 16, 13-19); implica inoltre l'astensione da alcolici, uva e suoi derivati, e una dieta vegetariana. A dispetto dell'opinione comune, si tratta di una pratica facoltativa, e molti rastafariani non sono Nazirei.

Uno degli aspetti più commercializzati e sfruttati dagli organi mediatici è l'utilizzo della marijuana, che viene immediatamente associato ai rasta come un elemento fondamentale della loro cultura. Certamente, in accordo con le scoperte del pensiero scientifico moderno, i rastafariani considerano la canapa un'immensa risorsa medicinale e materiale, vitale per il progresso e il benessere delle nazioni, rivelatasi in questi tempi per l'instaurazione di un regno terreno di prosperità e gioia: tuttavia, a dispetto di ciò che viene comunemente insegnato, la sua assunzione "psichica" non viene considerata un sacramento spirituale o un atto essenziale per la salvezza morale, quanto una sacra attività meditativa, e non ricreativa o edonistica, che alcuni individui praticano al suo interno secondo la propria libera scelta, così come in altre tradizioni religiose, come l'Islamismo, l'Induismo, ed il Cristianesimo Africano, e vi sono comunità rastafariane completamente estranee a tale utilizzo. In ogni caso, i rastafariani predicano la disciplina morale ed il controllo di sé, e sono avversi ad ogni forma di ubriachezza: in accordo con i precetti di Haile Selassie I, predicano il rispetto del proprio corpo attraverso una corretta e sana alimentazione, l'esercizio fisico e l'astensione dalle droghe, ovvero ciò che loro chiamano "pratica dell'I-tal", un modo "vitale" di intendere il proprio rapporto con la Creazione.

All'interno dell movimento Rastafari si annoverano diversi "ordini", tra i quali ricordiamo i Bobo Shanti e i Nyabinghi, e diverse organizzazioni, come l'Ethiopian World Federation, fondata da Haile Selassie I Stesso, e le "Twelve Tribes of Israel". Tuttavia, la relativa facilità della teorizzazione teologica, in presenza di una rivelazione chiara e diretta, sta permettendo un graduale appianamento delle differenze - sostanzialmente causate dalla scarsa conoscenza dei testi e delle risorse culturali - l'universale accettazione delle istanze dottrinali fondamentali e la costituzione di un'unica fede Ortodossa.

 
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guerrierasailor
view post Posted on 10/7/2010, 14:07     +1   -1




Sono d'accordo cn te, g'oz...parlare di una seconda venuta del messia mi fa pensare...e, come afferma anche il documento precedete, troppi misteri si celano sulla morte di Selassie. I principi però del rastafarianesimo sono molto belli, e se è vero quello che si legge, racchiudono le verità profetizzate da Gesù e ke la nostra religionE ha via via 'dimenticato' : "Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e tutta la tua forza" , "Ama il prossimo tuo come te stesso", e il rispetto per le altre culture...
 
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view post Posted on 10/7/2010, 14:16     +1   -1
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si... in particolare questa cosa del rispettare le altre religioni come principio della religione stessa. La trovo veramente molto bella e fondamentale per qualsiasi culto che si presenti come pace,amore e fratellanza. Stesso e identico concetto è ripreso nelle scritture buddiste, anzi è ancora più marcato (poichè di per se il buddismo non essendo una religione può accettare anche gente con una qualsiasi fede).
Un altra cosa che mi piace sono i riferimenti all'Onu e all'autodeterminazione dei popoli, penso che crescere con principi simili ti faccia diventare più aperto e tollerante.

Il rifiuto dell'alcool e di mangiare carne sono due cose che quando la chiesa si deciderà a condannare fermamente sarà sempre tardi..
 
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guerrierasailor
view post Posted on 10/7/2010, 14:29     +1   -1




approvo...soprattutto il non mangiare la carne.... che, a mio parere, sottolinea ancora una volta l'essere legati alla materia...mi spiego meglio, nella nostra religione durante il periodo di quaresima si usa non mangiare quasiasi cibo che contenga carne. Il significato non sta nella passione di Cristo, ma semplicemente consiste nel sacrificio che facevano i nostri avi nel rifiutare di mangiare questo importante alimento che all'epoca non era diffuso come adesso, tra la gente povera.
Ai nostri giorni questo concetto dovrebbe essere interpretato diversamente, cioè nel fare un sacrificio determinante nella nostra vita, una rinuncia offerta a Dio.
 
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view post Posted on 10/7/2010, 15:12     +1   -1




CITAZIONE
I Rastafariani credono che Haile Selassie I sia Cristo per varie ragioni. Credono Egli esprima una santità assoluta, e che abbia compiuto opere miracolose, principalmente di natura politica, in Etiopia e nel Mondo; credono che Egli, come Gesù, compia le profezie della Scrittura Sacra, sia in termini espliciti che allegorici, ponendo particolare attenzione sull'Apocalisse di Giovanni, finalizzata alla descrizione della Venuta Seconda di Cristo; Essi credono nella veridicità dei Suoi titoli e nella Sua predicazione, che tendono a proiettarlo nella trascendenza e nel mistico: molti tuttavia negano che il Re abbia mai avanzato tali pretese, sostenendo invece che le abbia rifiutate espressamente. I rastafariani pensano che tali posizioni ignorino il contenuto della Rivelazione, e che l'atteggiamento "restio" di Haile Selassie I compia perfettamente le linee della Cristologia biblica.

Quindi se ho capito bene a differenza degli Ebrei questi non l'aspettano più il "Messia" e allo stesso tempo si credono popolo "eletto" al pari degli Ebrei.
Non avevo mai pensato al rastafarianesimo come variante del cristianesimo al pari di protestantesimo ed ebraismo.. :huh:

a me intrippano molto i protestanti prima o poi ci posterò qualcosa ^_^

CITAZIONE
approvo...soprattutto il non mangiare la carne....

ma lo sapete vero che mangiare legumi, uova o formaggi in termini nutrizionali è la stessa cosa che mangiare carne e che quindi l'idea dell'alimento carne non accessibile ai poveri è stata solo una falsa credenza? :D
 
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view post Posted on 10/7/2010, 15:27     +1   -1
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termini nutrizionali è la stessa cosa che mangiare carne

si, numericamente si... però c'è l'aggravante che negli animali sono già di seconda mano.. mi spiego una mucca mangia solo erba dalla ricava tutto quello di cui ha bisogno, ferro ecc ecc.. che poi voi andate a mangiare nella carne (insieme ad altre cose che sarebbe meglio evitare) quindi quello che mi chiedo io.. perchè non attingerli direttamente dai vegetali (come fa la mucca) piuttosto da attingerli dalla mucca che li ha presi dai vegetali. Lo stomaco umano è "basico" ed è caratteristica degli animali erbivori, mentre gli animali carnivori hanno uno stomaco alcalinico.. che gli permette di digerire la carne. Ma questo è un altro discorso...

Ma quello che a me piacerebbe sapere sono eventuali miracoli attribuibili a h.s. . Inoltre mi piacerebbe capire, appunto visto che nn aspettano la seconda venuta dovremmo essere quasi vicini alla realizzazione del regno celeste e quindi il giudizio universale?

non capisco bene.. forse perchè non so bene neanche dal punto di vista cattolico come funziona
 
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view post Posted on 10/7/2010, 16:56     +1   -1




CITAZIONE
quindi quello che mi chiedo io.. perchè non attingerli direttamente dai vegetali (come fa la mucca) piuttosto da attingerli dalla mucca che li ha presi dai vegetali.

Non sono un biologo ma credo che la mucca anche se mangia erba non sia "fatta" d'erba :)

poi tutti quelli che ho conosciuto con i dreadlocks non conducevano nessuna vita ascetica di privazioni ma vabbè :lol:

 
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view post Posted on 10/7/2010, 16:59     +1   -1
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si ma è fatta da cose che derivano dall'erba.. quindi.. nulla si crea e nulla si distrugge... quindi perchè le stesse proteine le devi prendere di seconda mano?

oh.. ma poi fate come volete :)

ma qualcuno sa.. la bibbia che dice che succederà dopo seconda venuta? nel senso ci sarà istantaneamente l'apocalisse oppure prima c'è una frase transitoria?
 
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guerrierasailor
view post Posted on 11/7/2010, 00:43     +1   -1




CITAZIONE
ma qualcuno sa.. la bibbia che dice che succederà dopo seconda venuta? nel senso ci sarà istantaneamente l'apocalisse oppure prima c'è una frase transitoria?

mi sa che questa cosa nn la sa nessuno. nel libro dell'Apocalisse Giovanni ci parla della fine del mondo, che accadrà cn la manifestazione (cioè il ritorno del messia) che giudicherà i vivi e i morti. Cristianamente parlando Gesù giudicherà le persone in vita e coloro che sono già morti. Io attualmente non ne so molto, ma la venutà del Figlio di Dio noi cristiani l'aspettiamo x essere giudicati da Colui che può. Quindi a mio parere volendo le 2 cose possono avvenire contemporaneamente.... e adesso ke ci penso, selassie nn puo essere lo stesso messia...nn avrebbe senso riapparire sotto una diversa identità, inoltre essendo gia morto e risorto nn puo rinascere e morire d nuovo
CITAZIONE
Io sono il Primo e l'Ultimo 18e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi (dal libro dell'Apocalisse di Giovanni

Penso che Selassie sia uno dei piu grandi profeti sicuramente, ma nulla di piu! Secondo me ha contribuito a rispolverare i principi della religione.

*il numero 18 nella citazione è il numero del versetto.
 
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view post Posted on 11/7/2010, 01:19     +1   -1




CITAZIONE
e adesso ke ci penso, selassie nn puo essere lo stesso messia...nn avrebbe senso riapparire sotto una diversa identità, inoltre essendo gia morto e risorto nn puo rinascere e morire d nuovo

beh mi sa che non fa una piaga :lol:
 
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guerrierasailor
view post Posted on 11/7/2010, 01:35     +1   -1




si hai ragione All... poi ovviamente penso ke nessuno si sappia dare risposte al riguardo ;);)

o per meglio dire Dio può tutto...però se riappare secondo me nn lo fa in tal modo! :)
 
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view post Posted on 11/7/2010, 03:17     +1   -1
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si.. neanche io penso che sia il messia.. poi anche lui stesso ha più volte rifiutato di esserlo.. certo discorso molto ma molto pesante sisi

e poi dai sei avessi detto "Penso che sia il messia" sarebbe stato strano, significherebbe che insomma... mi confondo pure a dirlo

:goz:
 
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guerrierasailor
view post Posted on 11/7/2010, 04:25     +1   -1




ahahahah.... :roll:
 
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guerrierasailor
view post Posted on 11/7/2010, 09:21     +1   -1




sarebbe bello approfondire questa discussione dell'apocalisse in qualche modo :D
 
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view post Posted on 11/7/2010, 10:56     +1   -1
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si si.. la prossima.

Un altra cosa che mi piacerebbe sapere è come era combinata prima di h.s. e sopratutto come era combinato prima di bob marley. Insomma ci sono tante cose che non capisco bene.. in questo momento stò facendo ricerche. Se capisco qualcosa di più posto
 
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23 replies since 10/7/2010, 12:58   186 views
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